Il primo documento: "Rapporto dell’intelligence russa sull’attuale aiuto turco allo Stato islamico", Rete Voltaire, 18 febbraio 2016.
L’invio di armi e munizioni dalla Turchia al territorio siriano occupato dallo Stato islamico
Il principale fornitore di armi ed equipaggiamenti militari dei combattenti dello SIIL è la Turchia, che agisce attraverso organizzazioni non governative. Le attività in tale settore sono supervisionate dall’Organizzazione dell’Intelligence Nazionale (MIT) turca e i rifornimenti vengono trasportati principalmente su strada, anche mediante veicoli integrati nei convogli di aiuti umanitari.
La fondazione Besar (il cui presidente è D. Sanli) è attivamente coinvolta nelle operazioni incentrate su obiettivi precisi. Nel 2015 organizzò 50 convogli per le regioni turcomanne di Bayirbucak e Kiziltepe (260 km a nord di Damasco). Le donazioni da parte di individui ed entità sono "ufficialmente" le principali fonti di finanziamento. Infatti, i fondi versati sul conto di tale organizzazione provengono da una dotazione specifica del bilancio del MIT. La fondazione Besar ha aperto conti correnti in banche turche e straniere con l’aiuto del governo.
La fondazione Iyilikder (il cui presidente è I. Bahar) invia una notevole quantità di armi ed equipaggiamenti militari nel territorio siriano occupato dallo SIIL. Nel 2015 inviò circa 25 convogli. La gestione dell’organizzazione non governativa è finanziata da fondi nei Paesi europei e mediorientali. I fondi denominati nelle valute più importanti vengono trasferiti su conti domiciliati nelle banche Kuveyt Turk e Vakif.
La Fondazione per la difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali (IHH) (il cui presidente è B. Yildirim) è strettamente coinvolta nell’invio di materiale militare ai terroristi in Siria. È ufficialmente supportata dal governo turco e opera sotto la direzione dei servizi segreti turchi. Dal 2011 tale fondazione ha inviato 7500 veicoli con diversi carichi diretti nel territorio occupato dallo SIIL, ed è finanziata con fondi in Turchia e altri Stati, raccolti tramite le banche turche Ziraat e Vakif.
Inoltre, per affrontare i problemi nell’invio di armi ed equipaggiamenti militari nel territorio occupato dallo SIIL, gli agenti del MIT adottavano misure per controllare i depositi di armi e munizioni nelle città di confine di Bukulmez e Sansarin (530 km a sud-est di Ankara, nella provincia di Hatay). Le armi consegnate ai combattenti in genere attraversano il valico di frontiera di Cilvegoezu (530 km a sud-est di Ankara), con l’aiuto degli agenti dei servizi d0intelligence e della gendarmeria turca.
Ad esempio, tra il 2 e l’8 novembre 2015 molte armi furono inviate nella città di Atma (310 km a nord di Damasco) dal valico di frontiera di Cilvegoezu. I terroristi che si trovavano in questa zona venivano riforniti con munizioni per i sistemi missilistici anticarro TOW, lanciagranate RPG-7 e armi di piccolo calibro.
Nel novembre 2015, l’invio di materiale militare fu organizzato per i gruppi armati criminali presenti nella provincia di Lataqia. Gli islamisti ricevettero dai servizi d’intelligence turchi cannoni senza rinculo M-60 con munizioni, proiettili di mortaio da 82mm, munizioni da 23mm e 12,7mm, bombe a mano, attrezzature e apparecchiature per le comunicazioni.
Tra l’11 e il 21 gennaio 2016, gli agenti dei servizi segreti turchi rifornirono l’organizzazione terroristica Jabhat al-Sham con munizioni calibro 7,62mm e 12,7mm e munizioni per i lanciagranate RPG-7. Il carico fu trasportato in un campo di terroristi nella provincia di Lataqia attraverso il confine siriano-turco dalla regione di Kizilcat (540 km a sud-est di Ankara). Parte delle armi e delle munizioni ricevute fu successivamente rivenduta dai capi operativi ai rappresentanti dello SIIL (in cambio di prodotti petroliferi, alimentari e altri beni).
Il 25 gennaio 2016, la Fondazione turca per la difesa dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali finanziava l’invio di molto materiale e cibo (circa 55 tonnellate) per i terroristi dello SIIL. La federazione delle società e fondazioni filantropiche dalla Turchia era la responsabile dell’organizzazione del convoglio. I "carichi umanitari" furono inviati nel distretto di Bayirbucak, dal valico di frontiera di Yayladagi (530 km a sud-est di Ankara, nella provincia di Hatay). In precedenza, nel luglio 2015, la Fondazione aiutò l’Associazione per i diritti umani e la solidarietà con i popoli oppressi ad organizzare l’invio di un carico di oltre 177 tonnellate di materiale militare nel nord della Siria.
Inoltre, il traffico di esplosivi e prodotti chimici industriali fu organizzato a beneficio dei gruppi terroristici che operano in Siria con movimenti generalmente compiuti in territorio turco e attraverso i valichi di frontiera presso Reyhanli ( Turchia), Azaz (Siria), Qamishli (Siria) e Jarabulus (Siria). I fiumi, in particolare l’Eufrate, sono spesso utilizzati per il trasporto di grandi carichi di componenti chimici utilizzati per la fabbricazione di esplosivi (nitroglicerina, nitrato di ammonio, polvere da sparo e tritolo).
In totale, l’invio ai terroristi attraverso la Turchia nel 2015 è quantificato in 2500 tonnellate di nitrato di ammonio (per un valore approssimativo di 788700 dollari USA), 456 tonnellate di nitrato di potassio (468700 dollari), 75 tonnellate di polvere di alluminio (496500 dollari), e si valuta 19400 dollari di nitrato di sodio, 102500 dollari di glicerina e 34 000 dollari di acido nitrico.
La maggior parte delle sostanze chimiche vengono acquistate nelle province del sud-est della Turchia (Mersin, Hatay, Kilis, Gaziantep e Sanliurfa) con l’assistenza di aziende locali. In particolare, l’azienda Tevhid Bilisim Merkezi (città di Sanliurfa, distretto di Alcak, centro commerciale Bagdat, ufficio 1) è una società intermediaria. I proprietari Ismail e Ahmet Bayaltun acquistano i prodotti delle società della "zona economica libera di Mersin" (città di Mersin) e successivamente spediscono la merce ai terroristi. Inoltre, la società Tsitrkimya (Istanbul, proprietario: Zaur Guliyev) effettua forniture dirette di polvere di alluminio allo SIIL.
Le aziende Trend Limited Sirket (città di Sanliurfa) e Maxam Anadolu (città di Malatya) sono specializzate nell’invio ai terroristi di fusibili di sicurezza e cordoncini detonanti (principale componente attivo: tetranitrato di pentaeritrite) oltre che di detonatori a percussione e detonatori elettrici.
Per consentirne il libero passaggio senza i controlli alle frontiere, con la complicità implicita delle autorità turche, le merci vengono inviate ad aziende amministrative presumibilmente registrate in Giordania e Iraq. I documenti di spedizione sono contrassegnati "Transito attraverso la Repubblica araba siriana" nella sezione sul metodo di consegna al destinatario. La registrazione dei prodotti e relativi documenti avviene nelle stazioni doganali delle città di Antalya, Gaziantep e Mersin (Turchia). Dopo il completamento delle formalità necessarie, le merci attraversano il confine senza difficoltà nei valichi di Cilvegoezu e Oencuep?nar (520 km a sud-est di Ankara, provincia di Kilis).
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