La società Innovative Communications & Strategies (InCoStrat), creata dal MI6 per organizzare la propaganda della NATO sulla Siria [1], ha diffuso un video e una fotografia del piccolo Omran Daquneesh (5 anni), soccorso in ambulanza ad Aleppo dagli White Helmets.
Queste immagini hanno fatto il giro del mondo e sono state in prima pagina nella maggior parte dei giornali del blocco atlantico. La fotografia è diventata il simbolo dei bambini massacrati dal «regime di Bachar el-Assad o dai suoi alleati russi».
Secondo InCoStrat – che già aveva pubblicato la fotografia del piccolo Aylan Kurdi, morto su una spiaggia turca cercando di attraversare il Mediterraneo – la casa di Omran sarebbe stata bombardata e i suoi genitori sarebbero morti.
Gli White Helmets sono una “ONG” che funge da copertura alla CIA (Stati Uniti), all’MI6 (Regno Unito) e all’IDB (Paesi Bassi).
Secondo l’agenzia di stampa statunitense Associated Press la fotografia d’Omran Daqneesh è stata scattata da Mahmoud Raslan, le cui affermazioni sono state largamente citate dall’agenzia e riprese dalla stampa atlantista.
Mahmoud Raslan è uno jihadista del gruppo Harakat Nour al-Din al Zenki (sostenuto dalla CIA, che gli ha fornito missili anticarro BGM-71 TOW). Un mese fa, il 19 luglio 2016, Mahmoud Raslan ha lui stesso sgozzato un bambino palestinese, Abdullah Taysser Al Issa (12 anni).
I bambini, che non possono scegliere in quale campo stare, sono sempre vittime delle guerre. Utilizzare la loro immagine estrapolandola dal contesto in cui è stata presa costituisce un atto di propaganda che ha per obiettivo di falsificare la comprensione dei fatti [2].
[1] “Così il Regno Unito mette in scena gli jihadisti”, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 15 maggio 2016.
[2] “Le tecniche della propaganda militare moderna”, di Thierry Meyssan, Traduzione Matzu Yagi, Megachip-Globalist (Italia) , Rete Voltaire, 18 maggio 2016.
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