Il procuratore generale della Russia ha dichiarato non gradite le tre “ONG umanitarie” create dalla famiglia di Mikhaïl Khodorkovski (foto):
• Open Russia (Regno Unito), amministratori: Henry Kissinger e Lord Jacob Rothschild,
• Open Russia Civic Movement (Regno Unito),
• Institute of Modern Russia (Stati Uniti).
Le tre ONG si aggiungono alle sette già proibite in Russia con la legge di luglio 2015:
• National Endowment for Democracy (NED),
• OSI Assistance Foundation (George Soros),
• Open Society Foundation (George Soros),
• US-Russia Foundation for Economic Advancement and the Rule of Law (fondazione statale di Stati Uniti e Russia),
• International Republican Institute (IRI/NED),
• Media Development Investment Fund (NATO),
• National Democratic Institute for International Affairs (NDI/NED).
Legate alla NATO, le associazioni di Mikhaïl Khodorkovski da tre anni conducono una campagna per rendere popolari i temi delle fake news, della manipolazione dei siti internet alternativi occidentali e dell’intervento dei servizi segreti russi nelle elezioni negli Stati Uniti e in Francia. Stanno anche pilotando una campagna in Russia per screditare in anticipo le prossime elezioni [1].
Dopo il moltiplicarsi dei colpi di Stato mascherati da “rivoluzioni colorate” orchestrati dalla CIA, diversi Stati hanno adottato leggi per vietare le “ONG” (in realtà organizzazioni governative) utilizzate dai servizi segreti anglosassoni.
[1] “La campagna della NATO contro la libertà di espressione”, di Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 7 dicembre 2016, Traduzione di Matzu Yagi, fonte Megachip-Globalist (Italia).
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