Il 20 agosto 2019 i presidenti Donald Trump e Nicolas Maduro hanno entrambi confermato l’esistenza di contatti ad alto livello tra Stati Uniti e Venezuela.

L’agenzia di stampa Associated Press aveva in precedenza lasciato intendere che il presidente dell’Assemblea Costituente, Diosdado Cabello, si era recato negli Stati Uniti per negoziare. L’informazione è sembrata fantasiosa, tanto più che Cabello è accusato da Washington di traffico di droga e che contro di lui è stato emesso un mandato di cattura. Per la sua formulazione, la notizia suggeriva che Cabello – numero due del partito – stava agendo per salvare se stesso e faceva il doppio gioco a danno del presidente Maduro.

Pur qualificandolo come «menzognero» e «manipolatorio», Cabello ha smentito solo parzialmente il dispaccio dell’Associated Press. Ha infatti affermato di agire rispettando tre condizioni:
 avere l’autorizzazione del presidente costituzionale Maduro;
 impegnarsi a non trattare la propria personale vicenda, bensì solo questioni riguardanti i due Stati;
 rimanere in territorio venezuelano.

Sembra che a luglio ci sia stata una riunione a Caracas.
Questi contatti non sono collegati ai negoziati delle Barbados tra governo e opposizione.

Traduzione
Rachele Marmetti