In una circolare ai prefetti emessa il 6 gennaio 2014, il ministro degli Interni francese chiede di ricordare ai sindaci, che hanno il potere di polizia degli spettacoli, di vietare il ’Muro’ di Dieudonné, e di poter sostituire il sindaco quando lo ritengano necessario. La circolare, dal titolo ’Lotta contro il razzismo e l’antisemitismo - eventi, incontri pubblici e spettacoli di Dieudonné M’Bala M’Bala’ sembra prudente: lascia la responsabilità di valutare la situazione ai soli prefetti, in modo da risparmiare il ministro in caso di annullamento del divieto da parte del giudice.
La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789, posto nel preambolo della Costituzione francese, garantisce la libertà di espressione (art. 11).
In particolare, la circolare rivela il fondo dell’opposizione del ministro. Non riguarda tutte le attività del comico, ma solo il suo attuale show, ’Il Muro’, sulla "Barriera di Separazione" costruita illegalmente dallo Stato d’Israele (cfr. sentenza consultiva della Corte Internazionale di Giustizia del 9 luglio 2004 e deliberazioni relative delle Nazioni Unite, tra cui la risoluzione ES-10/15 dell’Assemblea Generale).
Il 17 giugno 2011, Manuel Valls ha dichiarato di essere eternamente legato allo Stato d’Israele.
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"Lotta contro il razzismo e l’antisemitismo - eventi, incontri pubblici e spettacoli di Dieudonné M’Bala M’Bala"
Circolare ai prefetti di Manuel Valls del 6 gennaio 2014.
(PDF - 204.5 kio)
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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