Il 16 marzo 2021 la rete televisiva degli huthi ha mandato in onda la registrazione di una conversazione tra l’ex presidente yemenita Ali Abdullah Saleh e il direttore della CIA dell’epoca, George Tenet (foto) [1]: quest’ultimo chiede insistentemente la liberazione immediata di un prigioniero sensibile.
Secondo il vicedirettore dell’intelligence huthi, Abdul Qader Al-Sham, questo prigioniero altri non sarebbe che Anwar Al-Awlaki, cittadino statunitense divenuto imam e quindi, dopo aver insegnato nel Regno Unito, è diventato figura carismatica di Al Qaeda nella penisola arabica. L’FBI lo accusò di essere il principale responsabile dell’attentato di ottobre 2000 contro l’USS Cole. Arrestato, è stato in seguito prontamente liberato.
Nel 2006 Anwar Al-Awlaki fu arrestato di nuovo per presunta partecipazione al sequestro di un addetto militare USA. Interrogato in Yemen dall’FBI, fu nuovamente liberato. Fu infine liquidato dalla CIA il 20 settembre 2011, dopo aver soggiornato presso il presidente del partito politico della Fratellanza Mussulmana, Al-Islah.
Da un documento declassificato dall’FBI nel 2013, a norma della FOIA [Freedom of Information Act] e su richiesta del Judicial Watch, Anwar Al-Awlaki avrebbe acquistato tre biglietti d’aereo per persone accusate di essere terroristi dell’11 Settembre [2]. L’FBI non diede seguito alla scoperta.
Non si conosce la data esatta del colloquio telefonico, che sembra però riferirsi al primo arresto di Anwar Al-Awlaki.
Reagendo alla diffusione televisiva della conversazione, il segretario generale dello Hezbollah libanese (vicino agli huthi), sayyed Hassan Nasrallah, il 18 marzo 2021 ha denunciato per l’ennesima volta i servizi segreti USA in quanto organizzatori di gruppi terroristici di Al Qaeda e Daesh.
[1] “Houthi official: CIA asked Yemen’s Saleh to release Al-Qaeda member”, Middle East Monitor, March 18, 2021.
[2] “Exclusive: Cleric may have booked pre-9/11 flights for hijackers, FBI documents show”, Catherine Herridge, Fox News, January 4, 2013.
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