Lo scorso novembre il ministro del Patrimonio, Amichay Eliyahu, proponeva di usare bombe atomiche tattiche per spazzare via gli arabi di Palestina. Al momento il primo ministro Benjamin Netanyahu lo smentì e lo sanzionò. Tuttavia da diversi mesi verifichiamo che le dichiarazioni più estreme, anche se smentite, non sono state fatte a caso, ma per preparare l’opinione pubblica internazionale a ciò che sarebbe seguito.

Il confine tra il nord d’Israele e il sud del Libano è incandescente: le voci di un’imminente invasione da parte dell’esercito israeliano per polverizzare i guerriglieri di Hezbollah non sono state smentite e i media vicini a Joe Biden non hanno fatto mistero dell’appoggio incondizionato degli Stati Uniti all’operazione [1].

Nell’intervista del giudice Napolitano, il colonnello in pensione Douglas MacGregor (DMG), 77 anni, consigliere del Pentagono sotto l’amministrazione Trump, attualmente commentatore di questioni militari, si è dilungato sulla fattibilità di un attacco israeliano contro Hezbollah e, alle 19.03, ha minacciosamente esortato a «non escludere la possibilità che Israele utilizzi armi nucleari tattiche (sic) contro Hezbollah» [2].

Sembra che diversi politici [3] et rabbins [4] e rabbini israeliani [5] , nonché il combattivo senatore Repubblicano Lindsey Graham [6] — che ha suggerito a Israele di usare le bombe nucleari, come a Hiroshima e Nagasaki [7], per riacquistare la propria «forza deterrente» [8] — vedranno realizzati i loro sogni nucleari.

DMG ha avallato l’avventata affermazione del “mediatore” di Biden, il kazako Amos Hochstein [9] — 51 anni, doppia cittadinanza statunitense e israeliana, nato in Israele dove ha prestato servizio nell’esercito ebraico — che ha «avvertito i responsabili libanesi che, qualora Hezbollah non cessasse gli attacchi quasi quotidiani al nord, Israele potrebbe lanciare un attacco limitato (re-sic) con il sostegno degli Stati Uniti» [10].

DMG ha sottolineato che l’invasione israeliana coinciderebbe con l’arrivo, dal 23 al 25 giugno (mega-sic!), del gruppo di assalto imbarcato sulla portaerei statunitense [che incrocia in queste acque]. Ha affermato che gli Stati Uniti sosterrebbero Israele con satelliti, aerei, missili, forze navali e l’intero sistema di sorveglianza e ricognizione con scambio di dati.

DMG ha anche affermato che Hezbollah riceverebbe dall’Iran un sostegno simile e che, in caso di attacco statunitense all’Iran, Russia e Cina non abbandonerebbero la teocrazia sciita.

Tutto questo era già noto quando ipotizzammo, all’inizio della guerra di Israele contro Hamas, che obiettivo autentico di Netanyahu è che gli Stati Uniti distruggano l’Iran [11].

DMG ritiene che la situazione in Medio Oriente sia molto più pericolosa di quella ucraina: presto si arriverà alla chiusura dello Stretto di Hormuz – che farebbe impennare il prezzo al barile del petrolio — e a esplosioni interne in Egitto e Turchia, le cui popolazioni non tollerano il genocidio di Gaza.

DMG ha confermato che il Pakistan — che possiede 170 bombe nucleari [12] — si è offerto di mettere il proprio arsenale a disposizione della Turchia — altra grande potenza regionale sunnita — per riequilibrare la deterrenza contro Israele.

Del resto, gli analisti occidentali sottostimano il reale numero di bombe nucleari clandestine di Israele, collocandolo, a seconda dell’orientamento, tra 90 e 400 (mega-sic). A mio parere l’ipotesi di 400 bombe nucleari è più verosimile, dato che già molto tempo fa l’ex presidente James Carter aveva dichiarato Tel Aviv ne aveva oltre 300 (sic) [13].

La rappresentanza diplomatica dell’Iran presso le Nazioni Unite ha da parte sua avvertito Israele delle conseguenze di una guerra totale contro il gruppo di resistenza Hezbollah in Libano, affermando che «Israele sarebbe il grande perdente» [14].

Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha avvertito che in caso di invasione israeliana avrebbe combattuto senza regole né limiti e ha anche minacciato di colpire militarmente la parte greca di Cipro, se Israele avesse continuato a usare i suoi aeroporti e le sue basi a fini militari [15].

Ogni volta che i due kazaki Antony Blinken (otto visite in Israele), segretario di Stato, e Amos Hochstein (quattro visite) cercano di calmare sia la guerra a Gaza sia l’escalation di attacchi transfrontalieri tra Hezbollah e Israele, entrambe le delicate situazioni peggiorano.

Traduzione
Rachele Marmetti

[2«Col. Douglas Macgregor : IDF vs. Netanyahu», Judge Napolitano - Judging Freedom, YouTube, June 22, 2024.

[8«Deterrence - Political and military strategy», Britannica, April 29, 2024.

[9«Bajo la lupa : ¿Podrá Biden detener la anunciada invasión de Israel a Líbano?», Alfredo Jalife-Rahme, La Jornada, 19 de junio de 2024.

[11«El anhelo de Netanyahu detrás de Gaza: la destrucción de Irán», Alfredo Jalife-Rahme, Sputnik, 27 de octubre de 2023.

[12«Pakistan nuclear weapons, 2023», Hans M. Kristensen, Matt Korda & Eliana Johns, Bulletin of Atomic Scientits, September 11, 2023.

[13«El expresidente Carter alertó sobre las 300 bombas termonucleares clandestinas que posee Israel», Alfredo Jalife-Rahme, Sputnik, actualizado 2 de mayo de 2024.

[15«Hezbollah threatens war against Cyprus if it helps Israel», Seb Starcevic & Nektaria Stamouli, Politico, June 19, 2024.