Gli europei si addestrano agli ordini del Pentagono a fare guerra alla Russia e alla Cina, Paesi che non li minacciano e li hanno mai minacciati. Un’escalation che non ha reale giustificazione, ma è frutto dell’intensa campagna di propaganda dell’Alleanza Atlantica. Nascondendo il ruolo dei nazionalisti integralisti ucraini e l’installazione di basi militari Usa ai confini della Russia, la Nato presenta l’operazione militare speciale russa in Ucraina come un’invasione. Ed esattamente allo stesso modo, nascondendo il viaggio dell’ex presidente del Kuomintang in Cina e gli accordi militari tra Beijing e Taipei, presenta le manovre cinesi contro il dispiegamento Usa nella regione come preparazione dell’invasione di Taiwan.
Inizia il 22 aprile l’esercitazione multinazionale Defender 23, diretta dallo US Army Europe, l’Esercito USA in Europa. L’esercitazione si svolgerà per due mesi in 10 Paesi europei. Vi parteciperanno 9.000 soldati USA e 17.000 di 26 Paesi alleati degli USA, con in primo piano l’Italia. Useranno 7.000 pezzi di equipaggiamento (armamenti e attrezzature militari) spediti dagli Stati Uniti in Europa, più altri 13.000 pezzi di equipaggiamento militare provenienti dai depositi dello US Army in Europa. Al termine, in giugno, si svolgerà in Europa una grande esercitazione di guerra aerea con cacciabombardieri USA e alleati a duplice capacità convenzionale e nucleare. Mentre l’Europa viene trasformata dagli USA in campo di addestramento alla guerra contro la Russia, le forze missilistiche strategiche russe potenziano la propria capacità di combattimento col test di lancio di un nuovo missile balistico intercontinentale armabile di più testate nucleari.
Contemporaneamente gli USA accrescono il dispiegamento di forze militari nell’Indo-Pacifico, la regione che, nella geografia del Pentagono, si estende dalla costa occidentale degli Stati Uniti a quella dell’India. Obiettivo centrale di questa escalation è la Cina, sempre più temuta da Washington per le sue iniziative politiche ed economiche, oggi soprattutto in Medioriente. Emblematico il titolo del Washington Post: “Il nuovo ordine mondiale della Cina sta prendendo forma”. Nonostante il tentativo USA di isolare la Cina, imprenditori francesi e tedeschi stanno concludendo grossi contratti in Cina.
L’Italia, invece, si prepara a inviare nell’Indo-Pacifico, di fatto sotto comando USA in funzione anti-cinese, la portaerei Cavour con a bordo i caccia USA F-35B. Nell’Indo-Pacifico l’Italia entra anche con un importante accordo concluso con il Giappone e il Regno Unito: il Global Combat Air Programma, il Programma Aereo di Combattimento Globale, per la costruzione di un caccia di sesta generazione. Poiché sarà un aereo da attacco nucleare, il Programma permetterà al Giappone di divenire di fatto un paese militarmente nucleare, come è l’Italia dotata dagli USA di armi nucleari. Il Global Combat Air Programme costerà decine di miliardi di dollari prima che il nuovo caccia entri in servizio.
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