La prima parte della battaglia per lo Jurd d’Ersal, iniziata il 20 luglio scorso, si è conclusa con la vittoria schiacciante di Hezbollah su Al Qaeda (ex Fronte al-Nusra) [1].
Alla fin fine si è giunti a un accordo per il ritiro dei combattenti di Al Qaeda, presenti sia a Ersal sia nella restante parte del Libano. I miliziani sono stati riuniti ed evacuati con 170 autobus a Idleb, nella Siria nord-occidentale.
L’accordo riguardava anche lo statomaggiore regionale di Al Qaeda, installato nel campo palestinese di Ain al-Hilweh (Sidone), zona che gode di extraterritorialità. Facevano parte dello statomaggiore 168 capi terroristi ricercati dalle Nazioni Unite.
Il numero dei membri di Al Qaeda e delle loro famiglie installati in Libano e nello Jurd ammonta a 7.700 persone.
La seconda parte della battaglia sarà contro Daesh, ormai completamente accerchiato in un territorio di 300 chilometriquadri, pressoché deserto. È poco probabile che anche questo scontro possa terminare con un accordo, perché l’unico luogo dove gli jihadisti potrebbero essere spostati è Idleb, dove però soldati di Daesh dovrebbero dichiarare fedeltà ad Al Qaeda.
L’Alto Consiglio libanese per la Difesa si è riunito l’8 agosto, presieduto dal generale Michel Aoun. Esercito libanese, da un lato, e quello siriano e Hezbollah, dall’altro, hanno immediatamente sferrato un’offensiva, conquistando le postazioni avanzate di Daesh.
Nel medesimo tempo, altre unità dell’Esercito Arabo Siriano si apprestano a liberare Deir-ez-Zor e i combattenti kurdi, addestrati dagli Stati Uniti, a liberare Raqqa [[“Accordo segreto per restituire Raqqa alla Siria]”, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 6 agosto 2017.].
Dopo sette anni di guerra, nei prossimi mesi il Levante nel suo insieme potrebbe essere liberato dai gruppi jihadisti, eccezion fatta per l’Emirato Islamico di Idleb.
[1] “È cominciata la battaglia per il Jurd di Ersal”, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 22 luglio 2017.
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