Diplomatico svedese e Segretario Generale delle Nazioni Unite, Dag Hammarskjöld, morì nell’esplosione del suo aereo il 18 settembre 1961 sulla Rhodesia del Nord (l’attuale Zambia).
Una commissione internazionale composta da ex-giudici, tra cui Sir Stephen Sedley e Sir Richard Goldstone, è stata istituita dalle Nazioni Unite nel febbraio 2014, e ha chiesto agli Stati Uniti di declassificare certi documenti, tra cui la sorveglianza della NSA. Il documento pubblicato è un cablo dell’ambasciatore USA in Congo Ed Gullion. Il diplomatico identifica il mercenario che, con ogni probabilità, volava nell’aereo distrutto in volo con il segretario generale delle Nazioni Unite, in Jan van Risseghem.
Nel 2011, The Guardian pubblicò la testimonianza di un uomo che vide l’aereo di Dag Hammarskjöld precipitare. Poi un libro di Susan Williams, Who Killed Hammarskjöld?: The UN, the Cold War and White Supremacy in Africa, ha fornito vari dettagli. Sembra che il segretario generale delle Nazioni Unite sia stato ucciso da una coalizione tra potenti dell’apartheid rhodesiano e diplomatici anglosassoni preoccupati per la perdita di potere delle grandi potenze in Africa. Dag Hammarskjöld dovette autorizzare un’operazione militare in Congo contro il parere di Londra e Washington.
“Dag Hammarskjöld : evidence suggests UN chiefís plane was shot down”, Julian Borger e Georgina Smith, The Guardian, 17 agosto 2011
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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