Il 2 settembre 2018, alle ore 0.35 circa, la difesa antiaerea di Damasco è entrata in azione. Un missile nemico è comunque riuscito a colpire la base aerea militare di Al-Mazzeh (Damasco), causando un cortocircuito e il successivo incendio del deposito di munizioni. Per alcuni secondi si è potuta vedere una gigantesca fiamma innalzarsi all’orizzonte.
Oltre un migliaio di esplosioni, durate circa un’ora, hanno causato la completa distruzione del deposito e provocato circa 70 morti.
Durante la guerra in Siria, Israele è intervenuto numerose volte a sostegno degli jihadisti. Generalmente i suoi aerei lanciano missili dallo spazio aereo libanese, senza entrare in quello siriano, e prendono di mira obiettivi governativi.
La scorsa settimana Iran e Siria hanno firmato un trattato che prevede la collaborazione di ingegneri iraniani nella ricostruzione dell’industria bellica siriana.
La Repubblica Araba di Siria si sta preparando a liberare il governatorato d’Idleb, nel nord-ovest del Paese, dove sono raggruppati gli jihadisti.
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