Specialisti militari russi hanno ispezionato il sistema di produzione e distribuzione di elettricità del Venezuela, i cui guasti a ripetizione paralizzano il Paese dal 6 marzo scorso.
I russi avrebbero confermato che i danni alle installazioni sarebbero causati dall’uso di bombe elettromagnetiche abbinato a sabotaggi manuali.
Le bombe elettromagnetiche derivano dallo sviluppo delle ricerche degli anni Cinquanta del fisico sovietico Andrej Sacharov. Sembra che oggi le posseggano diversi Stati, in particolare gli Stati Uniti.
Mentre il presidente venezuelano ha accusato gli Stati Uniti di essere direttamente responsabili dei blackout, il consigliere per la Sicurezza Nazionale USA, John Bolton, ha denunciato il ricorso di Nicolás Maduro a forze militari straniere per mantenersi al potere. Applicando la “dottrina Monroe”, Bolton ha ammonito qualunque potenza straniera esterna al continente a non dispiegare forze militari in Venezuela.
Temendo un’azione russa di ritorsione, il presidente USA Donald Trump ha promulgato un decreto (Executive Order) per preparare il Paese a un possibile attacco elettromagnetico [1].
[1] “Executive Order on Coordinating National Resilience to Electromagnetic Pulses”, by Donald Trump, Voltaire Network, 26 March 2019.
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