Secondo il quotidiano russo Kommersant del 16 ottobre, 600 militari turchi sono rimasti in Azerbaigian dopo le esercitazioni militari congiunte della scorsa estate [1].

Questo contingente comprende:
 un gruppo tattico di battaglione di 200 persone,
 50 istruttori a Nakhijevan,
 90 consiglieri militari a Bakou,
 120 attendenti di bordo all’aeroporto di Gabala,
 20 operatori di droni alla base aerea di Dollyar,
 50 istruttori all’aeroporto di Evlakh,
 50 istruttori del 4° corpo d’armata e altri 20 alla base navale e alla scuola militare Heydar Aliyev a Bakou.

In Azerbaigian sono inoltre presenti:
 18 veicoli turchi di combattimento di fanteria,
 un sistema lanciarazzi multiplo,
 10 veicoli,
 34 velivoli, dei quali 6 aerei da combattimento, 8 elicotteri e 20 droni.

Il quotidiano stima inoltre che nella prima settimana di ottobre in Azerbaigian abbiano combattuto contro gli ortodossi armeni circa 1.300 jihadisti siriano-turcomanni e 150 jihadisti libanesi.

Traduzione
Rachele Marmetti

[1«Принуждение к конфликту», Коммерсантъ, 16 октября 2020.