L’11 marzo 2022 si è riunito il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite su convocazione della Russia per discutere dei laboratori biologici militari ucraini.

Il ministero cinese degli Esteri aveva già chiesto agli Stati Uniti spiegazioni sui 336 laboratori biologici che gestiscono sotto diversi nomi in 30 Paesi.

Dopo aver negato ogni implicazione, la sottosegretaria di Stato Victoria Nuland ha riconosciuto davanti alla Commissione degli Affari esteri del senato che gli Stati Uniti collaboravano a ricerche pericolose biologiche con l’Ucraina i cui risultati temono possano finire nelle mani della Russia.
L’amministrazione delle Nazioni Unite ha affermato di non essere mai stata informata dell’esistenza di programmi biologici militari in Ucraina, Paese firmatario della Convenzione delle Nazioni Unite sull’interdizione delle armi biologiche.

Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno deplorato che la Russia lanci l’allarme senza prove. La Francia ha nuovamente accusato Mosca di aver utilizzato un’arma biologica contro Alexei Navalny e Sergeï Skripal. Gli Occidentali affermano che Mosca sta preparando un’operazione biologica in Ucraina sotto falsa bandiera.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha confermato di essere informata dal 2005 della collaborazione civile tra Stati Uniti e Ucraina su pericolosi agenti patogeni. Senza precisare la data afferma inoltre di aver chiesto per e-mail all’Ucraina di distruggere precauzionalmente gli stock di agenti patogeni dei propri laboratori per evitare il rischio di dispersione.

Il ministero russo della Difesa ha dichiarato che pubblicherà i documenti sequestrati nei laboratori ucraini, nonché di aver distrutto precauzionalmente 320 contenitori di agenti patogeni. Ha inoltre affermato che questi laboratori facevano ricerche anche sui coronavirus di pipistrello.

Traduzione
Rachele Marmetti