Secondo il New York Times, il segretario della Difesa Chuck Hagel, propone di ridurre gli effettivi dell’esercito nel territorio statunitense al livello del 1940 [1].
L’US Army (l’esercito) sarebbe ridotto a 440.000 uomini (contro i 566000, prima dei tagli e i 490000 di oggi). L’US Navy (la marina) manterrà le sue attuali 11 portaerei, benché ne serva una dodicesima per controllare gli oceani.
L’US Air Force (l’aeronautica) radia i suoi aerei A-10 e U-2, sperando di continuare il programma attuale dell’F-35. Tuttavia, non vi è alcuna prova che l’aeromobile abbia in realtà le capacità previste o che il suo costo finale permetterà di sostituire tutti gli aerei esistenti.
In questo modo, il Pentagono opererà con il budget assegnatogli dalla legge per la spesa militare per il 2015, cioè 496 miliardi di dollari [2]. Tuttavia, i tagli del bilancio continueranno nel 2016, procedendo per l’anno seguente ad ulteriori riduzioni.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
[1] “Pentagon Plans to Shrink Army to Pre-World War II Level”, Thom Shanker et Helene Cooper, The New York Times, 23 febbraio 2014.
[2] “Il bilancio del Pentagono sarà ridotto di 100 miliardi dollari nell’arco di cinque anni”, Rete Voltaire, 12 dicembre 2013.
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