Il 30 giugno scorso il Consiglio per i diritti dell’uomo dell’ONU ha creato un posto di esperto incaricato di studiare «le violenze e le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere».
Evocando le differenze culturali tra i vari Paesi, l’Arabia Saudita ha tentato di opporsi alla decisione.
La Russia ha denunciato le intenzioni che si nascondono dietro la creazione di questo nuovo incarico e ha proposto di includerlo tra le competenze di un esperto che già esiste.
La decisione è stata adottata con 23 voti favorevoli, 18 contrari e sei astensioni.
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