Il Partito dell’Unione Democratica (PYD), ossia il partito anarchico kurdo siriano, ha graziato 120 emiri di Daesh e li ha assorbiti nelle proprie milizie, le Unità di Protezione del Popolo (YPG). Lo ha rivelato l’ambasciatore della Federazione di Russia all’ONU, Vassily Nebezia.
Ognuno di questi emiri comanda una propria brigata (Katiba). Quest’amnistia riguarda, di fatto, diverse migliaia di combattenti.
Inizialmente, questi uomini avrebbero dovuto far parte della Forza per la Sicurezza delle Frontiere di Siria, progettata da Brett McGurk e dal generale Joseph Votel [1], che però alla fine non si farà per un contrordine del segretario alla Difesa, Jim Mattis.
In passato, gli jihadisti di Daesh erano sostenuti dalla Turchia e gli indipendentisti kurdi dalla NATO. Entrambi combattevano la Repubblica Araba Siriana. Oggi gli anarchici kurdi e gli jihadisti si battono insieme contro la Turchia che, da parte sua, ha reclutato altri ex membri di Daesh.
[1] “Il Pentagono ingaggia oltre 10.000 ex jihadisti di Daesh”, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 16 gennaio 2018.
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