Avvenimenti del 12 aprile 2018
Secondo il Daily Telegraph, il primo ministro britannico, Theresa May, ha ordinato di posizionare sottomarini in prossimità delle coste siriane. Secondo il Times, la base aerea britannica d’Akrotiri (Cipro) è pronta per l’attacco.
• Il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha telefonato ai rappresentanti dei cinque Paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza ingiungendo loro di «evitare situazioni fuori controllo» e ricordare che «i nostri sforzi devono mirare a mettere fine alla terribile sofferenza del popolo siriano».
• L’Esercito Arabo Siriano ha completato la liberazione della Ghuta orientale. Nella zona si è dispiegata la polizia militare russa.
• Il Cremlino ha confermato che il canale di comunicazione tra militari russi e statunitensi per le rispettive operazioni in Siria, istituito per evitare incidenti, è «attivo».
• Il presidente siriano, Bachar al-Assad, ricevendo il consigliere della Guida della Rivoluzione iraniana, Ali Akbar Velayati, ha ammonito che ogni iniziativa occidentale contro la Siria destabilizzerebbe ancor più la regione.
• In un discorso televisivo, il presidente turco, Recep Tayyp Erdoğan, ha dichiarato: «Siamo estremamente preoccupati per i Paesi che utilizzano la propria forza militare per trasformare la Siria in un luogo dove misurarsi a braccio di ferro.
• L’ambasciatore russo all’ONU di Ginevra, Gennady Gatilov, ha dichiarato «inaccettabile» che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si sia fatta eco delle affermazioni dei Caschi Bianchi sul presunto attacco chimico nella Ghuta.
• Il presidente statunitense, Donald Trump, ha tweettato: «Non ho mai detto quando ci sarà un attacco contro la Siria. Potrebbe essere imminente, oppure no! In ogni caso, sotto la mia amministrazione, gli Stati Uniti hanno svolto un eccellente lavoro per sbarazzare la regione dallo Stato Islamico. Dov’è il “Grazie America” che ci spetta?» [Il gruppo navale partito da Norfolk non sarà in posizione nel Mediterraneo prima di un mese, ndr].
• Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha dichiarato su TF1 di avere «la prova» dell’attacco chimico della Ghuta.
• La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha affermato che la Germania non parteciperà a un’azione militare contro la Siria, però la sosterrà. Merkel ha dichiarato: «Ora dobbiamo riconoscere che, evidentemente, la distruzione [delle armi chimiche siriane] non è stata totale».
• La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato: «Nessuno ha concesso ai dirigenti occidentali il diritto di attribuirsi il ruolo di gendarmi del mondo, di essere nel medesimo tempo inquirenti, procuratori, giudici e boia ».
• Il presidente della Commissione Difesa del parlamento russo, Vladimir Chamarov, ha annunciato che navi russe hanno lasciato il porto siriano di Tartus, conformemente a quanto previsto in caso di minaccia.
• Il presidente francese, Emmanuel Macron, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, si sono sentiti al telefono. Entrambi si sono detti «dispiaciuti della situazione di stallo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, le cui risoluzioni non sono rispettate».
• Durante un’audizione al Congresso, il segretario statunitense della Difesa, generale James Mattis, ha dichiarato di non aver prove del presunto attacco chimico nella Ghuta.
• Il rappresentante siriano all’ONU, Bachar Jaafari, ha annunciato che gli ispettori OIAC arriveranno in Siria, in diversi gruppi, il 12 e 13 aprile. Secondo l’OIAC, gli esperti inizieranno a lavorare sin da sabato 14 aprile.
• All’inizio di una riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza, la Svezia ha depositato una proposta di risoluzione in cui si chiede al segretario generale l’invio in Siria di una missione per il disarmo, al fine di risolvere, «una volta per tutte, ogni problema legato all’uso di armi chimiche».
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