Il recente viaggio in Kuwait del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha suscitato molta preoccupazione nei dirigenti dell’emirato.
Mohammed bin Salman ha proposto di modificare i confini tra i due Paesi annettendo al regno saudita i giacimenti petroliferi ancora poco sfruttati di Khafji e Wafra, che oggi appartengono al Kuwait.
È esattamente la stessa proposta che l’Arabia Saudita fece allo Yemen (regione del “Quarto vuoto”) e che ha portato alla guerra attuale.
Preoccupato di essere costretto a scontrarsi con il regno saudita, l’emiro molto moderato del Kuwait, sceicco Sabah al-Ahmad al-Jabir al Sabah, ha chiamato alla riscossa la Turchia.
Il “sultano” Recep Tayyip Erdoğan, protettore dei Fratelli Mussulmani, ha immediatamente risposto “presente”.
Il 10 ottobre è stato firmato un accordo tra gli eserciti di Kuwait e Turchia (foto). Il testo non è stato divulgato, si sa però che autorizzata l’installazione di una base militare turca in Kuwait.
La Turchia possiede già una base militare in Qatar, che ha consentito all’emiro Tamim bin Hamad Al Thani di evitare una guerra contro l’Arabia Saudita durante la crisi del 2017. Nella base sono presenti 3.000 soldati turchi.
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