Dall’annuncio della possibile definitiva separazione fra Cisgiordania e Gaza, le relazioni tra l’Autorità Palestinese e Hamas non cessano di deteriorarsi, nonostante il tentativo di mediazione dell’Egitto.

Il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, si è recato al Cairo per incontrare il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sissi. Sembra che il colloquio non abbia prodotto risultati. Nella conferenza stampa finale il presidente Abbas ha ribadito che gli Stati Uniti, secondo lui colpevoli di parzialità a favore di Israele, vanno tenuti da parte. Abbas ha anche dichiarato che, se Hamas persisterà nel suo atteggiamento, l’Autorità Palestinese smetterà di sostenerlo.

Abbas ha richiamato i propri funzionari dal punto di passaggio di Rafah, dove sono stati sostituiti da miliziani di Hamas.

Contemporaneamente, è stata attaccata la sede della televisione dell’Autorità Palestinese a Gaza, dove sono stati compiuti atti vandalici ed è stato rubato del materiale. Secondo Ramallah la responsabilità dell’azione è di Hamas. Secondo Hamas si tratterebbe invece di atti compiuti da personale della televisione che non viene pagato.

Hamas ha dichiarato che Israele ha impedito il terzo versamento da parte del Qatar della somma destinata a pagare i funzionari nella Banda di Gaza. Ha ingiunto a Netanyahu un ultimatum: se il denaro non arriva al più tardi entro l’11 gennaio, gli incidenti lungo la barriera di sicurezza riprenderanno.

A Gaza c’è stata un’ondata di arresti da parte di Hamas di funzionari dell’Autorità Palestinese. Circa mille persone sono state messe in carcere.

Traduzione
Rachele Marmetti