Il Comitato dei capi di stato-maggiore USA ha messo on-line la conferenza del 18 settembre 2020 in cui l’esperto David B. Crist presenta un piano di guerra nucleare elaborato dal Pentagono negli anni Ottanta.
All’epoca, gli Stati Uniti erano persuasi che l’Unione Sovietica, non contenta di aver dispiegato le proprie truppe in Afghanistan su richiesta del governo comunista, s’apprestasse a invadere la monarchia iraniana per conquistare riserve di petrolio indispensabili alla Nato. Quando l’ayatollah Khomeini si mise alla guida della rivoluzione islamica, l’URSS si sarebbe di nuovo apprestata a invadere il Paese per fermare l’influenza sciita in Asia centrale.
Non esiste documento o testimonianza sovietica che corrobori le paranoiche fantasie del Pentagono.
Fatto sta che i presidenti Jimmy Carter e Ronald Reagan autorizzarono la preparazione di una guerra nucleare contro i sovietici in Iran, con l’appoggio soprattutto degli israeliani.
Si noti che i deliri del Pentagono sull’esistenza di un programma nucleare militare iraniano coincisero proprio con il momento in cui esso finì in seguito all’ordine di smantellamento dell’ayatollah Khomeini.
La pubblicazione di questi vaneggiamenti arriva in un momento di gravissima crisi con la Russia.
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