Foto: il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, mentre discute con il segretario generale della Nato. Hanno in comune l’odio per Donald Trump e la Russia.

L’inchiesta del procuratore speciale John Durham sulle false informazioni che hanno innescato la procedura di destituzione del presidente Trump (Russiagate) apre nuove piste.

Emerge infatti che le false informazioni provengono da un esperto in sicurezza informatica, Rodney Joffe: premiato in cybersicurezza dall’FBI, gli fu affidata la sicurezza della Casa Bianca. Joffe era stato peraltro riconosciuto responsabile e condannato per una vasta truffa che avrebbe dovuto impedirgli di stipulare qualsiasi contratto con l’amministrazione.

Questo truffatore è riuscito a intercettare tutto il traffico internet della Casa Bianca, della Trump Tower, nonché dell’appartamento di Donald Trump in un terzo edificio. Avrebbe interpretato questi dati in modo da collegare Trump alle autorità russe.

Joffe avrebbe svolto il lavoro dietro promessa di un importante incarico ufficiale, cui avrebbe dovuto accedere in caso di elezione di Hillary Clinton.

Queste manovre fraudolente per la sicurezza nazionale e corruttive sarebbero state organizzate dal consigliere per la politica estera della candidata Clinton, Jake Sullivan, attuale consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente Biden e grande pianificatore di una guerra contro la Russia in Ucraina.

Traduzione
Rachele Marmetti