È ormai un grande classico degli Stati Uniti: derubare i nemici.
Si ricordi quanto accadde nel 2003: durante la guerra contro l’Iraq le riserve della Banca Nazionale irachena sono sparite senza lasciare traccia. Washington ha accusato lo sconfitto Saddam Hussein d’avere svaligiato la propria banca, ma il bottino non è stato ritrovato.
Poi, nel 2011, ci fu il saccheggio della Banca Centrale libica: 150 miliardi di dollari volatilizzati. Il furto del secolo.
Più di recente, a un agente della CIA, Juan Guaidó, sono stati assegnati i fondi della Banca Centrale venezuelana bloccati all’estero e quelli depositati nella Banca d’Inghilterra.
È quindi ovvio che, mancando di onestà, Denis Kudin, numero due dei fondi sovrani ucraini, nonché viceministro dell’Economia, oggi esiga di recuperare i fondi russi congelati in Occidente, che sarebbero dichiarati “sequestrati”.
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