Il 2 marzo 2022 l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha deciso di vendere 60 milioni di barili di petrolio per abbassare il prezzo dell’energia sul mercato globale.

L’amministrazione Biden si è accollata la vendita di 30 milioni di barili di petrolio della riserva strategica.

Il risultato di questa offerta d’acquisto è stato pubblicato il 17 marzo 2022
– Atlantic Trading & Marketing, Inc. (1,05 milioni di barili);
– Chevron USA (1,265 milioni di barili);
– Gunvor USA, LLC (0,350 milioni de barili);
– Marathon Petroleum Supply and Trading, LLC (16,06 milioni di barili);
– Motiva Enterprises, LLC (2,55 milioni di barili);
– Phillips 66 Company (4,2 milioni di barili);
– Valero Marketing and Supply Company (4,75 milioni di barili).

Le consegne avverranno nel periodo 1° aprile – 31 maggio 2022.

La speculazione sul prezzo dell’energia è cominciata per iniziativa degli Stati Uniti nell’ultimo trimestre 2021 con quella sul gas ucraino. Si è progressivamente estesa a tutte le fonti d’energia. La bolla finanziaria dell’energia è oggi molto più rilevante di quella immobiliare del 2008 (subprimes). Se questa bolla, ora alimentata dalla ridda di voci attorno alla guerra in Ucraina, esplodesse minaccerebbe l’intero sistema capitalistico.

Traduzione
Rachele Marmetti