L’impatto delle sanzioni unilaterali, quindi illegali, imposte dagli occidentali alla Russia comincia a farsi sentire.
Il rublo forte, troppo forte, penalizza le esportazioni verso la Cina.
Inoltre il settore della metallurgia è duramente colpito. La Russia, che esportava almeno il 40% della produzione, non trova più acquirenti. Il governo pensa di acquistare acciaio e tondino da costruzione per costituire riserve ed evitare fallimenti in massa.
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