Voltaire, attualità internazionale è un notiziario settimanale fattuale. È un lavoro equivalente a quello di un’agenzia di stampa, ma redatto secondo criteri diversi rispetto all’AFP, AP e Reuters, ossia secondo una visione del mondo differente. Si distingue dalle analisi che pubblichiamo su questo sito, che sono l’equivalente dei giornali, sebbene redatte ispirandosi a principi diversi.
I criteri dei giornalisti riflettono le loro ipotesi di partenza. Secondo le agenzie di stampa occidentali, Stati Uniti e Nato dominano il mondo. È sulla base dei dispacci di queste agenzie che i media occidentali ricamano su questa teoria. Secondo noi invece nessuno ha diritto d’imporre la propria volontà ad altri. Del resto, lo sviluppo militare della Russia e quello economico della Cina hanno già rovesciato la gerarchia. Ma Russia e Cina non hanno mai tentato di dominare il mondo come invece fanno gli Occidentali. Per questa ragione questi due Paesi si sono messi alla testa di un movimento basilare di tutte le nazioni che sognano di sostituire all’attuale organizzazione unipolare del mondo un’organizzazione multipolare attuale.
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Nel sommario del n° 16:
– Editoriale: «Presto un “ministero della Verità” nella Nato».
– Il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti designa un magistrato di parte per accusare Donald Trump di aver ordito un tentativo di colpo di Stato.
– Il Tesoro Usa di allarma per le sottrazioni di fondi da parte del governo Zelensky.
– Il Pentagono controlla videogiochi di grande diffusione per banalizzare i propri crimini.
– I Repubblicani escluderanno i rappresentanti Democratici da alcune commissioni della Camera, come hanno fatto i Democratici nei confronti dei Repubblicani.
– In Colombia l’ELN riprende i negoziati.
– Il Congresso peruviano prepara la destituzione del presidente Castillo.
– Il Regno Unito si preoccupa per un possibile sfinimento ucraino.
– La Germania prepara il dispiegamento in Ucraina di una forza europea per un possibile cessate-il-fuoco, previsto per la prossima primavera.
– L’Ungheria si oppone alle sanzioni europee contro la Russia.
– Altri video di soprusi dei nazionalisti integralisti in Ucraina.
– Il Burkina Faso non vuole più i soldati francesi.
– Il Mali non vuole più le ONG francesi.
– Benjamin Netanyahu sopraffatto dagli alleati kahanisti.
– La Giordania normalizza con discrezione i rapporti con Israele.
– Il Kurdistan iracheno bombardato contemporaneamente da Turchia e Iran; Bagdad non reagisce.
– L’Arabia Saudita campione del mondo delle esecuzioni capitali in rapporto agli abitanti.
– L’Iran potrà presto esportare petrolio senza passare dallo stretto di Ormuz.
– I cosiddetti droni iraniani in Ucraina non hanno componenti di produzione iraniana.
– La Turchia reagisce all’attentato di Istanbul bombardando i mercenari kurdi atlantisti in Siria.
– L’India si sviluppa due volte più velocemente della Cina.
– Il patrimonio del capo di stato-maggiore del Pakistan.
– Due pesi e due misure del segretario generale dell’Onu nei confronti della Corea del Nord.
– Il Giappone e la setta Moon.
– La Nuova Zelanda vuole abbassare l’età per diventare maggiorenni.
– L’APEC si rifiuta di condannare la Russia.
– Il re è nudo alla COP27,
– L’«architettura integrata di difesa aerea e marittima» degli Stati Uniti in Medio Oriente.
– La proposta russa di riforma delle Nazioni Unite.
– Il ruolo di parte dell’AIEA in Ucraina.
– Il progetto occidentale per espellere la Russia dall’OSCE.
Infine il supplemento di documentazione, questa settimana dedicato ai libri di scienze politiche.
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