Negli ultimi mesi abbiamo costituito una rete internazionale di informatori per migliorare un notiziario settimanale, dedicato alla fine dell’egemonia occidentale e alla transizione a un mondo mutiplpolare.
Uno strumento d’eccezione solitamente disponibile in abbonamento.
– Sottoscrizione annuale: 150 euro
– Sottoscrizione mensile: 15 euro
Sommario del n° 25
Editoriale: Israele ha la chiave del conflitto ucraino
– Il Consiglio di Sicurezza Usa dichiara il gruppo Wagner «organizzazione criminale»
– Contro l’uso domestico del gas
– Jeffrey Zients futuro capo dell’Ufficio della Casa Bianca
– Il CSIS raccomanda di sanzionare le banche russe e cinesi
– Gli ebrei statunitensi preoccupati per il governo Netanyahu
– 54 grandi giornalisti statunitensi retribuiti da George Soros
– Il Congresso estenderà le inchieste sui social network alle reti televisive
– Munizioni Usa all’uranio per l’Ucraina
– L’amministrazione Biden contro le prassi anti-concorrenza di Google
– La pressione migratoria negli Stati Uniti
– La fiera delle armi di Las Vegas
– Il dollaro tuttora dominante
– Lula silura il capo di stato-maggiore
– Lula condanna «l’occupazione» russa dell’Ucraina
– Fernández e Lula a favore di una moneta comune argentino-brasiliana
– Il Regno Unito, specialista di colpi di Stato
– Grandi giornalisti francesi invitati segreti del presidente Macron
– In Francia grandi manifestazioni contro la riforma delle pensioni
– Bruno Le Maire blocca i conti di RT France
– Anniversario del Trattato dell’Eliseo
– La Francia alzerà il budget militare in ossequio alle norme Nato
– Spagna e Francia firmano un Trattato di amicizia
– La destra spagnola unita contro Pedro Sanchez
– La Germania invia carrarmati in Ucraina
– La Danimarca non sa come finanziare l’aumento del budget militare
– La Svezia non aderirà alla Nato finché la Turchia vi si opporrà
– La Finlandia non aderirà alla Nato finché non potrà farlo anche la Svezia
– L’Ungheria allarga la battaglia ideologica
– Le imprese del G7 e della UE restano in blocco in Russia
– L’Unione Europea in imbarazzo per il voto del parlamento contro i Guardiani della – ¬Rivoluzione
– Due Stati dell’Unione Europea verso la rottura delle relazioni diplomatiche con la Russia
– La Serbia meno desiderosa di aderire all’UE
– Per il presidente Volodymyr Zelensky, Vladimir Putin è già morto
– Emese Fajk, truffatrice di alto rango nonché portavoce della Legione Straniera ucraina
– L’Ucraina immagazzina armi nelle centrali nucleari
– Il capo dell’intelligence militare ucraino accusa lo SBU di aver ucciso un eroe
– Importante rimpasto del governo ucraino
– La Russia arma i principali edifici istituzionali di Mosca
– La Corte Europea per i Diritti dell’Uomo si dichiara competente sulla Russia
– Gli interessi statunitensi in Libia
– Parziale riunione della Lega Araba a Tripoli
– Arresto di un leader degli islamisti tunisini
– Inadeguato aiuto dei Fratelli libici alla Tunisia
– Il parlamento marocchino contro il parlamento europeo e la Francia
– Il Marocco smentisce di voler ospitare una base militare Usa
– Il Burkina Faso mette fine alla cooperazione militare con la Francia
– Separatisti in Camerun
– Il Gabon preoccupato per una futura base militare spagnola in Guinea Equatoriale
– L’Eritrea si ritira dall’Etiopia
– Il processo dell’investimento britannico in Nigeria
– Massacri in Repubblica Democratica del Congo
– Ruanda, morto un altro oppositore del presidente Kagame
¬– Manovre navali Cina-Russia-Sudafrica
– Benjamin Netanyahu si piega alla Corte Suprema e prepara la sua riforma
– Il procuratore generale di Israele contro la permanenza in carica del primo ministro
– Riforma del diritto dei media israeliani
– Manifestazioni in Israele contro i proposte di riforma del primo ministro
– Il Pentagono sostiene Tsahal, ma non il progetto di bombardamento dell’Iran
– Mike Pompeo denuncia Benjamin Netanyahu
– Negli Stati Uniti si collettano fondi per gli estremisti israeliani
– La Giordania si preoccupa dell’atteggiamento israeliano verso i Nobili Santuari
– Vertice su Egitto e Giordania
– La Francia prepara un summit per il proprio candidato in Libano
– Aiuto dell’Iran alla Siria
– La Russia tenta di risolvere il problema kurdo in Siria
– Pericolosa rivalità tra i kurdi iracheni
– Svolta del primo ministro iracheno verso gli Stati Uniti
– L’Arabia Saudita si aspetta azioni israeliane verso i Palestinesi
– Una costellazione satellitare iraniana
– Il passato non dà tregua a Narendra Modi
– Le Filippine vogliono accordarsi con la Cina
– Difficoltosa valorizzazione della Corea del Sud
– La Cina al Polo Sud
¬– Il presidente della Camera dei Rappresentanti Usa a Taiwan
¬– Jacinda Ardern rinuncia al mandato
Oltre a queste cinque pagine di brevi contestualizzate, il supplemento di documentazione elenca in nove pagine oltre 200 titoli di saggi di scienze politiche in cinque lingue, pubblicati a gennaio 2023.
Restate in contatto
Seguiteci sui social network
Subscribe to weekly newsletter