L’Unione europea si accinge a modificare la legislazione sulla riproduzione delle emissioni radio-televisive. Si tratta di far valere per questo tipo di prodotti lo stesso sistema collettivo che già si applica alla riproduzione di brani musicali.
La Commissione europea ha intenzione di estendere questo sistema anche ai dispacci delle agenzie di stampa, accogliendo così una rivendicazione dell’European Alliance of News Agencies (EANA), soprattutto nei confronti di GoogleNews. Il parlamento europeo però si oppone perché, in questo modo, il sistema andrebbe allargato anche agli articoli pubblicati in rete e ripresi da altri siti.
È importante ricordare che la gestione collettiva dei diritti d’autore porta beneficio agli autori maggiori, a scapito dei piccoli. Nella prassi, i diritti ottenuti con la riproduzione di brani musicali non vengono mai versati agli autori minori, ma sono dirottati a beneficio dei più grandi.
In un comunicato, l’European Alliance of News Agencies (EANA) ricorda che le agenzie che rappresenta, non potendo finanziarsi con la pubblicità, esigono l’istituzione di un sistema di remunerazione collettiva, tramite un prelevamento dagli introiti dei motori di ricerca. Ma la trentina di agenzie aderenti all’EANA sono società pubbliche, o a capitale misto. Cosicché si tratterebbe di istituire diritti d’autore a beneficio di Stati.
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