Con l’ausilio della Svizzera, che ha svolto ruolo di “parte terza di fiducia”, i governi statunitense e iraniano sono giunti a un accordo sullo scambio dei rispettivi prigionieri.
Il 7 dicembre 2019 la Svizzera ha organizzato uno scambio di spie all’aeroporto di Zurigo: lo statunitense Xiyue Wang contro l’iraniano Massoud Soleimani.
Il 1° giugno 2020 Cyrus Asgari è stato liberato negli Stati Uniti ed è potuto tornare in Iran. Lo scienziato Majid Taheri, condannato negli Stati Uniti per oscure ragioni, è stato liberato e il 4 giugno è tornato in Iran. Il giorno successivo, il marine Michael White (nella foto insieme all’ambasciatore Brian Hook), che a metà marzo era stato trasferito dalla prigione all’ambasciata svizzera a Teheran [1], è stato autorizzato a lasciare il Paese.
Il governo degli Stati Uniti ha smentito di aver scambiato due iraniani contro un solo statunitense; s’ignorano però gli altri termini dello scambio. Ci sarebbero ancora una ventina di detenuti di questo tipo nelle prigioni dei due Paesi.
In questo genere di affari i due governi si sono presi delle libertà con le legislazioni dei rispettivi Paesi. Le spie sono state imprigionate senza un vero giudizio e liberate in modo altrettanto disinvolto.
[1] «La prima guerra della NATO-MO rovescia l’ordine regionale», Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 24 marzo 2020, traduzione di Rachele Marmetti.
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