Il presidente francese Emmanuel Macron il 29 settembre 2021 ha istituito una «Commissione contro la disinformazione e il complottismo».

Un organismo che dovrà «formulare proposte in materia d’istruzione, prevenzione, regolamentazione, codificazione dei fabbricanti d’odio, al fine di liberare la società dalle bolle che isolano parte dei nostri concittadini e alimentano gli estremismi, l’odio, la violenza, le derive settarie e gli oscurantismi».

La commissione è presieduta dal sociologo Gerald Bronner (foto), noto per il suo impegno nel contrastare Réseau Voltaire.

Secondo Bronner, non sarebbe accettabile che la parola «di un professore universitario equivalesse a quella di un Gilet Giallo». Sarebbe opportuno creare un organismo incaricato di erigere a Verità ciò che proviene dal «consenso scientifico».

La Commissione è composta da:
 Laurent Cordonier: direttore della ricerca alla Fondazione Descartes a Parigi;
 Frederick Douzet: specialista delle sfide geopolitiche del cyberspazio e professore all’Università Parigi 8;
 Rose-Marie Farinella: istitutrice, direttrice del progetto: «Informazione o propaganda sul web, come distinguerle sin dalla scuola primaria?»;
 Aude Favre: giornalista web;
 Jean Garrigues: storico, specialista della storia politica della Francia contemporanea;
 Rafah Harfoush: antropologo canadese, professore a Scienses Po;
 Rachel Khan: giurista, attrice, scrittrice;
 Anne Muxel: sociologa e politologa;
 Rudy Reichstadt: fondatore e direttore di Conspiracy Watch;
 Iannis Roder: storico, specialista della Shoah;
 Guy Vallancien: chirurgo, professore universitario onorario, membro dell’accademia nazionale di medicina;
 Annette Wieviorka: storica, specialista della Shoah e della storia degli ebrei del XX secolo.

Quest’organismo deve essere distinto da Viginium («servizio di vigilanza e protezione contro le ingerenze digitali straniere»), istituito dal Segretariato Generale per la Difesa e la Sicurezza Nazionale: non si tratta per il presidente Macron di difendere la nazione, ma di trovare il modo, prima della campagna elettorale, d’impedire a Réseau Voltaire di sorvegliare le manipolazioni dell’informazione.

Traduzione
Rachele Marmetti