Il 25 febbraio 2022 il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa (da non confondere con l’Unione Europea) ha deciso di sospendere provvisoriamente i diritti di rappresentanza della Federazione di Russia (foto). In un comunicato è stato precisato che il provvedimento non implica l’esclusione della Russia, che perciò continua a essere Paese aderente, quindi sottoposto alla Corte Europea dei Diritti Umani.
Il ministro degli Esteri italiano, Luigi di Maio, aveva salutato la decisione come «misura indispensabile» dopo l’«invasione» dell’Ucraina.
In un rapporto in qualità di presidente del Consiglio costituzionale, il senatore Andrey Klishas (Russia unita, Krasnoyarsk Krai) ha affermato che il ritiro della Russia dal Consiglio d’Europa non avrà conseguenze giuridiche perché le norme russe sono più stringenti di quelle del Consiglio d’Europa.
Ci si avvia perciò a un ritiro puro e semplice della Russia.
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