Questa breve è stata distrutta dall’attacco al nostro sito del 5 e 6 marzo. La ripubblichiamo.

L’Ucraina storicamente ha due origini: scandinava e slava. I gruppi che si definiscono «nazionalisti ucraini» non difendono l’Ucraina in quanto nazione, ma la sua origine scandinava contro i russi.

Dal 1° settembre 2020, nonostante la popolazione ucraina parli russo e ucraino, nonché talvolta l’ungherese (detto anche magiaro), nelle amministrazioni pubbliche e nelle scuole è rigorosamente vietato parlare una lingua che non sia ucraino. Le scuole che insegnavano in russo o in magiaro sono state chiuse. Russia e Ungheria hanno protestato ufficialmente.

Il 21 luglio 2021 il presidente Volodymyr Zelensky ha promulgato la «Legge sui popoli autoctoni», secondo cui soltanto gli ucraini di origine scandinava, i tatari e i karaiti, hanno «il diritto di godere pienamente di tutti i Diritti umani e di tutte le libertà fondamentali» (sic). Ne consegue che gli ucraini di origine slava non possono beneficiarne.

I neonazisti ucraini utilizzano largamente simboli nazisti. Non soltanto l’alfabeto runico delle lingue protogermaniche, ma anche i numeri 14 e 88, che si richiamano alle 14 parole dei suprematisti bianchi e alle iniziali del saluto nazista.

Le14 parole sono lo slogan di David Lane: «Dobbiamo assicurare l’esistenza del nostro popolo e un avvenire per i bambini bianchi» (in inglese «We must secure the existence of our people and a future for white children»). David Lane è stato uno dei capi dell’Ordine, un’organizzazione terrorista statunitense. È morto in prigione nel 2007.

Il numero 88 rinvia all’ottava lettera dell’alfabeto: HH, abbreviazione di Heil Hitler.

Per esempio il gruppo attualmente incaricato dal sindaco di Kiev, ex campione del mondo di boxe, categoria pesi massimi, di stanare e uccidere tra gli ucraini di origine slava i «sabotatori», si chiama C14 (foto). “C” per gli ex “Cento di Svyatoslav” e “14” per la loro ideologia di suprematisti bianchi.

Traduzione
Rachele Marmetti