Nel corso delle ultime settimane numerosi Stati membri della Coalizione internazionale contro la Repubblica araba siriana hanno avviato negoziazioni segrete con la Siria in vista di un loro ritiro dalla guerra.

Alcuni di questi Stati sono membri dell’Unione europea e del Commonwealth.

Tre di questi viaggi sono stati rivelati dal Gulf News e da Al-Maayadeen:
  la trasferta a Berlino del generale Ali Mamelouk, coordinatore dei servizi segreti siriani;
  la trasferta a Roma del generale Mohammed Dib Zaitoun, direttore generale della sicurezza siriana;
  la trasferta a Damasco del generale Alberto Manenti, direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna, partito da Roma su un aereo speciale.

L’Alto rappresentante dell’Unione europea Federica Mogherini è anche ex ministro italiano degli Esteri.

Tutti questi viaggi sono conseguenti alla Brexit. Non sono che la parte nascosta dell’iceberg.

I negoziatori agiscono interpretando il comunicato di Ginevra come avente per obiettivo non un cambiamento di regime, bensì la creazione di un governo di unione nazionale presieduto da Bachar el-Assad.

Un ufficiale siriano si trova già in una capitale europea con il compito di coordinare la lotta contro gli jihadisti.

Tutti questi contatti sono in contrasto con le sanzioni ufficialmente decretate contro Damasco.

Traduzione
Rachele Marmetti