La dottrina Rmusfeld/Cebrowski prevede che il Pentagono non invada i Paesi da colpire, ma ne distrugga le infrastrutture statali per sfruttare al minimo costo le loro risorse naturali.

L’Unione Europea si è allineata alla decisione degli Stati Uniti d’impedire la ricostruzione della coinvolti nel progetto di una nuova città. Durante il vertice di Sharm el-Sheikh fra Unione Europea e Lega Araba del 24 febbraio, svoltosi all’insegna dello slogan orwelliano «investire nella stabilità», la UE ha confermato tale politica.

Il 4 marzo l’UE ha sanzionato sette ministri siriani:
 il generale di divisione Mohammad Khaled al-Rahmoun (ministro dell’Interno);
 Imad Muwaffaq al-Azab (ministro dell’Educazione);
 Bassam Bashir Ibrahim (ministro dell’Istruzione superiore);
 Suhail Mohammad Abdullatif (ministro dei Lavori Pubblici e dell’Alloggio);
 Iyad Mohammad al-Khatib (ministro delle Comunicazioni e della Tecnologia);
 Mohammad Maen Zein-al-Abidin (ministro dell’Industria).

La lista delle sanzioni europee contro la Siria ora comprende 277 persone e 72 organizzazioni.

Traduzione
Rachele Marmetti