Mentre dai Paesi membri della Nato è impossibile connettersi a molti media o siti ufficiali russi, l’Australia ha deciso di considerare tutte le informazioni sui gruppi neonazisti in Ucraina «false narrazioni» e di sanzionare chi le diffonde.

Eppure per otto anni molti media hanno pubblicato articoli e video sull’argomento, senza che il governo ne mettesse in dubbio il contenuto.

In un comunicato dell’8 marzo 2022, Marise Pyne (foto), ministra degli Esteri australiana, dichiara: «Il governo australiano impone nuove sanzioni ai propagandisti e ai propalatori di disinformazione di Mosca, che tentano di legittimare l’invasione non provocata e ingiustificata della Russia con falsi racconti come la “denazificazione” dell’Ucraina»
 [1].

Traduzione
Rachele Marmetti

[1«Further sanctions on Russia», Marise Payne, May 8, 2022.