L’Emirato Islamico (ex-EIIL) continua i suoi crimini in Siria e in Iraq (ma solo quelli commessi in Iraq sono condannati da Washington e alleati).
• In Siria, l’EI ha espulso almeno 30000 abitanti della città di Shuhayl presa al Fronte al-Nusra. la popolazione vaga per le campagne senza cibo.
• In Iraq, l’EI ha distrutto molte chiese e almeno una dozzina di moschee e mausolei sciiti.
• Secondo il professor Leslie Roberts della Columbia University, le cifre ufficiali delle vittime dell’EI in Iraq (1000 feriti e 1000 morti dall’inizio dell’operazione) sono assai sottovalutate: riguardano solo i casi individuati dalle autorità di coloro morti in battaglia, mentre la maggioranza delle vittime sono civili colpiti indirettamente, in particolare durante la fuga [1]. Nel 2004 e nel 2006 Leslie Roberts aveva compiuto un lavoro molto apprezzato sulle vittime dell’invasione anglosassone dell’Iraq [2].
Traduzione di Alessandro Lattanzio
[1] “Why the U.N. Is Likely Underestimating the Iraq Death Toll”, Patrick Tucker, Defense One, 3 luglio 2014.
[2] «El proyecto Censurado presenta las 10 noticias m·s importantes ignoradas el pasado aÒo por los medios dominantes, Camille T. Taiara, Red Voltaire, 15 settembre 2005; «La ocupaciÛn estadounidense est· provocando un desastre humanitario en Irak», Sara Flounders, Traduzione di Beatriz Morales Bastos, Red Voltaire, 21 settembre 2007.
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