Il movimento dei Gilet Gialli, cominciato in Francia metropolitana il 17 novembre 2018, ora si sta allargando ai dipartimenti d’oltre-mare, in Belgio e in Bulgaria.
Secondo il ministero dell’Interno francese il picco di manifestanti si sarebbe raggiunto il 18 novembre alle ore 17, con 287.710 partecipanti. Non è disponibile alcun altro conteggio, dunque il dato non è verificabile e, peraltro, dal momento che i manifestanti organizzano turni di guardia, non può assolutamente dare conto dell’estensione della mobilitazione.
Benché si tratti di un movimento pacifico, ci sono stati atti di violenza senza che tuttavia si sia potuto stabilire se da parte di manifestanti o di provocatori.
In un dipartimento francese dell’Oceano Indiano, l’isola della Riunione, è stato decretato il coprifuoco in 14 dei 36 comuni.
Il movimento non è organizzato e si diffonde via internet. È nato per protestare contro l’eccessiva pressione fiscale. Iniziato nelle zone rurali ora si sta estendendo anche alle città, mobilitando principalmente il ceto medio.
Il 21 novembre, all’Assemblea Nazionale, il candidato alle elezioni presidenziali del 2017, Jean Lasalle, ha deliberatamente violato il regolamento indossando un gilet giallo durante la seduta riservata alle interrogazioni al governo. Il presidente dell’Assemblea, Richard Ferrand, ha annunciato che contro Lasalle saranno adottate sanzioni.
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