Il dispositivo propagandistico mirante a soffocare ogni voce fuori dal coro ha varcato una soglia: chi dissente non è più accusato semplicemente di commettere errori fattuali o di mentire deliberatamente, è presentato come traditore al soldo d’una potenza straniera.
Il Servizio Europeo per l’Azione Esterna (European External Action Service) nel 2015 ha creato l’East StratCom Task Force, un’unità incaricata di combattere la disinformazione diffusa dai servizi segreti russi. Quest’organizzazione cura un sito internet, EUvsDisinfo.eu, e invia settimanalmente e-mail ai giornalisti dell’Unione affinché diffondano la buona parola. Già abbiamo riferito che si tratta di un’unità collegata al Centro di Comunicazione NATO a Riga [1].
L’East StratCom Task Force ha ora messo in guardia i giornalisti della UE, nonché tutti gli abbonati alla sua newsletter [2], sull’articolo di Réseau Voltaire del 31 marzo, “Golpisti all’ombra del coronavirus” [3]: una disinformazione veicolata per conto dei russi [4].
Innanzitutto siamo indignati di figurare – e non è la prima volta – su un sito ufficiale dell’Unione, incaricato di censire la disinformazione russa. Non abbiamo alcun legame né con le autorità russe né con quelle di ogni altro Paese. È pura diffamazione.
Secondariamente, la confutazione della UE consiste semplicemente nell’affermare che il nostro lavoro sarebbe «Un’interpretazione esagerata di un articolo di Newsweek di metà marzo. Newsweek descrive il ruolo delle forze armate americane in caso d’incapacità dei dirigenti politici» (An exaggerated interpretation of a Newsweek article article from Mid-March. Newsweek describes the role of the US military, should the political leadership be incapacitated). Ebbene, abbiamo citato parte dell’articolo di William Arkin senza deformarlo e analizzando le informazioni in esso contenute mettendole in relazione con altre parimenti non contestate. È la visione prospettica dell’insieme dei dati a disturbare la UE.
Finora i poteri pubblici hanno finanziato iniziative private per screditare le fonti dissidenti. È il caso, per esempio, del servizio Decodex di Le Monde [5]. Ora si va oltre: le si accusa di tradimento.
Per distinguere il vero dal falso esercitate il vostro spirito critico!
NewsGuard, società newyorkese creata per valutare l’affidabilità dei siti internet e per far apparire un giudizio sui motori di ricerca, ci ha contattati chiedendoci innanzitutto in quali relazioni siamo con lo Stato siriano, e poi cosa «pensiamo di questa critica».
NewsGuard è quanto di più lontano ci possa essere dalla neutralità. Il suo consiglio di amministrazione è segreto, ma il consiglio consultivo comprende uno dei co-fondatori di Wikipedia, Jimmy Wales, nonché l’ex direttore della CIA e della NSA, generale Michael Hayden, poi l’ex segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, l’ex segretario per la Sicurezza della Patria, Tom Ridge, e l’ex sottosegretario di Stato per la Diplomazia Pubblica – ossia per la Propaganda – Richard Stengel [6].
Secondo i Trattati Europei, la NATO protegge la UE. Vale a dire, l’Unione Europea non è che l’elemento civile di un insieme di cui la NATO è l’elemento militare.
Dopo diversi tentativi di rapimento o di assassinio che uno dei miei collaboratori e io abbiamo subito in quattro Paesi, abbiamo valide ragioni di ritenere che sia stata l’Alleanza Atlantica a saturare, per non dire hackerare, il nostro sito internet numerose volte. I nostri avversari sembrano voler tornare a mezzi non letali: la menzogna e la diffamazione.
La propaganda di guerra è un processo articolato in tre fasi, che ha lo scopo di arruolare il pubblico in cause che normalmente disapproverebbe:
– La prima fase consiste nel mescolare il falso al vero, accusando coloro che dicono il vero di essere nell’errore o nella menzogna (fake news).
– La seconda consiste nell’estromettere ogni discorso dissidente, creando così una parvenza di unanimità attorno a una verità adulterata. I dissidenti non sono più sconsiderati affabulatori, sono traditori.
– La terza consiste a spingere i bersagli a compiere atti simbolici di acquiescenza alla nuova ideologia.
Una soglia è stata varcata.
[1] “La campagna della NATO contro la libertà di espressione”, di Thierry Meyssan, Traduzione Matzu Yagi, Megachip-Globalist (Italia) , Rete Voltaire, 7 dicembre 2016.
[3] “Golpisti all’ombra del coronavirus”, di Thierry Meyssan, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 31 marzo 2020.
[4] “Disinfo: The bankers and the military prepare a takeover in the US”, EUvsDisinfo.eu, April 30, 2020.
[5] “Dietro Décodex ci sono NATO e Unione europea”, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 16 febbraio 2017; “La verità sulle «fake news»”, di Thierry Meyssan, Traduzione Matzu Yagi, Megachip-Globalist (Italia) , 22 gennaio 2018.
[6] “Our Advisory Board”, NewsGuard, consulted May 3, 2020.
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