Il governo italiano ha annunciato di aver posto il veto al riconoscimento del presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidó, da parte dell’Unione Europea, alla riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri, svoltasi il 31 gennaio in Romania.
Tuttavia Spagna, Regno Unito, Austria, Svezia, Danimarca, Francia, Germania, Olanda e Portogallo, hanno in seguito riconosciuto la legittimità di Juan Guaidó, senza tener conto del veto dell’Italia.
Nelle elezioni legislative del 2015 l’opposizione al presidente Maduro ha riportato una larga maggioranza all’Assemblea Nazionale. Tuttavia le elezioni presidenziali del 2018 hanno confermato di nuovo Nicolas Maduro. Ne è seguita una duplice legittimità, che non ha soluzione costituzionale. Rifiutando questo stato di cose, l’opposizione afferma che le elezioni presidenziali erano truccate. È falso. L’opposizione si appella anche all’articolo 233 della Costituzione per sostenere che il presidente dell’Assemblea Nazionale è presidente ad interim della Repubblica. Anche questo è falso.
Gli Stati Uniti fanno leva sulla contraddizione dell’elettorato venezuelano, non tanto per rovesciare gli chavisti, quanto per creare le condizioni di un intervento militare contro il Venezuela.
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