Cina e Corea del Nord sono riuscite al primo test a lanciare un missile ipersonico, mentre gli Stati Uniti non ancora. Trattandosi di una tecnologia che attualmente possiede solo la Russia, viene naturale pensare che forse sia Mosca ad armare Beijing e Pyongyang.
Gli Stati Uniti si sono unilateralmente ritirati da parecchi trattati di limitazione delle armi nucleari firmati con la Russia. È stato un grossolano errore.
Il Financial Times ha pubblicato un articolo in cui afferma che ad agosto la Cina ha testato un’arma ipersonica simile al missile ipersonico russo Avangard [1].
Il missile ipersonico planante cinese sarebbe stato messo in orbita attorno alla terra con un missile Lunga Marcia. È stato poi frenato per poter rientrare nell’atmosfera terrestre ed effettuare manovre correttive di traiettoria verso il bersaglio nel poligono di tiro.
Il missile planante cinese può raggiungere un bersaglio situato in qualsiasi parte del globo. Per la sua elevatissima velocità, quando si trova alla portata dei sistemi di difesa AA il tempo di reazione è talmente breve che la probabilità d’intercettarlo è prossima allo zero.
Lo scudo antimissile statunitense non è in grado d’intercettare missili ipersonici che modificano i propri parametri di traiettoria, ossia che sono in grado di fare manovre. Oltre a essere indifesi di fronte a questi ordigni ipersonici, gli Stati Uniti ne sono ancora sprovvisti.
Generalmente, i primi tre o quattro collaudi statunitensi e russi di armi complesse falliscono. Ma il test dei cinesi è andato a buon fine al primo colpo.
Sicché ci si può porre molti interrogativi, soprattutto questo: c’è correlazione tra la visita a Mosca della sottosegretaria di Stato Victoria Nuland e il test cinese?
[1] «China’s leap in hypersonic missile technology shakes US intellligence», Demetri Sevastopoulo & Kathlin Hille, Financial Times, October 18, 2021.
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