Gli Stati Uniti si apprestano ad applicare il titolo III della legge Helms-Burton (Cuban Liberty and Democratic Solidarity (Libertad) Act of 1996), che autorizza i cittadini USA a rivendicare proprietà requisite a Cuba sessant’anni fa, durante la rivoluzione del 1959.
Questa norma potrebbe dichiarare ricevibili 200.000 denunce.
In realtà, i proprietari di beni sequestrati da Cuba che ne hanno fatto richiesta sono stati tutti indennizzati. Ma le grandi famiglie che, non riconoscendo la Rivoluzione si esiliarono negli Stati Uniti e da lì tentarono di rovesciare il nuovo regime, non chiesero il risarcimento.
Se questa norma, validata dal presidente Bill Clinton, entrasse in vigore riguarderebbe in particolare le grandi catene spagnole, che possiedono due terzi delle camere alberghiere di Cuba. Gli ex proprietari, che hanno ottenuto la nazionalità statunitense, potrebbero perseguire davanti alla giustizia USA gli investitori europei ed eventualmente ottenere il possesso dei loro beni come risarcimento.
Nel 1996 l’Unione Europea e il dominion britannico del Canada negoziarono con il presidente Clinton un’esenzione di sei mesi dalla legge Burton-Helms. Esenzione da allora rinnovata ogni sei mesi. A gennaio l’amministrazione Trump ha annunciato di voler ridurre la durata dell’esenzione a 45 giorni, rinnovabili. Ora si appresta invece ad abrogare definitivamente la deroga.
Secondo El País, che ha potuto consultare il documento, l’Alto rappresentante dell’Unione Europea, Federica Mogherini, ha scritto al governo USA per avvertirlo che se l’esenzione venisse abrogata l’UE adirebbe l’Organizzazione mondiale del Commercio [1]. Questo passo avrebbe ripercussioni a catena, in particolare potrebbe comportare il pignoramento in reciprocità di beni statunitensi nell’Unione.
Il deposito di una denuncia dell’Unione Europea contro gli Stati Uniti all’OMC potrebbe inoltre aprire un varco a rivendicazioni da parte delle società danneggiate dal blocco unilaterale di Washington nei confronti di Paesi terzi (per esempio l’Iran).
Da parte sua, il Canada si è incontrato diverse volte con il segretario di Stato USA, Mike Pompeo, per esporgli le proprie preoccupazioni.
[1] «Bruselas amenaza a EE UU con represalias si reactiva el castigo a los inversores europeos en Cuba», Bernardo de Miguel y Amanda Mars, El País, 17 de Abril de 2019.
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